Estratti ed Inediti

Inediti di Francesco D’Addino | L’Altrove

Dame

Dubbi infiniti,
vaneggiano come dame
dinanzi agli specchi

Lì, sul fondo cristallo
la vita non è reale,
e se un corpo
getta fiotti di sangue,
in quella dimensione sospesa
non tingerà mai nulla.

Nel vento gelido,
il cuore tramuta
l’anima sua dorata
in un bianco fiore
in mezzo alla neve.

L’esistenza annaspa fra i respiri,
un clacson rompe il silenzio
e la natura intorpidita
interrompe le sue pause:
composte d’ardesia e di riflessi,
nelle curve adagiate sul mare
ove all’orizzonte ogni cosa
prima o poi scompare.


Stanze di argilla

L’arcigna bufera
indomita soffia
e pare infinita
fra i giunchi e i tetti
di tegole rotte.

Una minuscola anima
dal turbinio avvolta,
imprigionata dal pianto
e dal cuore non ancora in rivolta.

Conosco il giorno
fra luci ed ombre,
e spesso ho anelato
ad un senso di pace

Quando di rado,
il silenzio ascoltai
dopo le urla
e i gemiti,
e tutto il loro riverbero negl’echi
in quelle stanze di argilla.

Morbidi giacigli di madre,
proteggono l’infante e lo cullano
sull’ amaca del tempo,
ove ogni sogno rimase fanciullo.


Chimica

Brilli di vita
“O donna distinta dal tutto”

Fugace illusione
e simulacro amoroso

Scaldi la carne
ma non rianimi il cuore

Quando per mera chimica
il giorno di vita,
diventa uno di morte.

L’AUTORE

Francesco D’Addino è matoa Monaco di Baviera nel 1987 e vive in Calabria. Ha conseguito la laurea in Scienze dell’Educazione.
Nel 2019 ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie dal titolo “Pane al pane, vino al vino”, con una piccola casa editrice locale. Negli anni partecipa a numerosi concorsi di poesia, dove in uno di questi è finalista di un Poetry slam.
Negli anni pre-pandemia ha messo in ordine altri componimenti sotto il titolo di “Crisalidi, amnesie di un giorno all’imbrunire”; alcuni scritti sono apparsi in ordine sparso in diverse antologie.

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