Estratti ed Inediti

Estratto da “Bar Samarcanda” di Luigi Palazzo | L’Altrove

L’UOMO COL PANAMA

Entra nel bar
o alla posta o dal medico
ed è sempre
buonasera o buongiorno
anche quando lo scirocco addensa il midollo
o perde lu Lecce
o gli casca la pastiglia nella ciotola del cane.

Ai presenti, agli assenti, ai distratti,
al sudore, al dieci novembre, a Santu Frangiscu,
all’aria che sa di paese.

L’universo che si smarca
in un saluto.


IL TAVOLO 5

Ai posti in cui ogni pomeriggio
quattro pensionati degradano l’Altissimo
invocando un tre di briscola
dei ragazzini in età da scooter
che simulano i crismi degli adulti
ticchettando sugli smartphone
raccolgono il testimone
ed alternano matonne8
e santi
a morsi ad un panino smezzato.

Fuori
il mondo assume le sembianze
di un piccolo paese
come uno qualsiasi
che ha perso lo scudo
della fantasia e la culla
del sempre.


POST-IT IN BACHECA N. 5

Ma dove correte
che tanto
s’arriva tutti
allo stesso posto?


UN UOMO AL BANCONE

“…la solitudine che tu mi hai regalato
io la coltivo come un fiore…”

Limite
su limite

voce su voce
miseria chiama miseria
menzogna cerca
menzogna.

Sono ciò che nego.

Venire a capo di questo bicchiere,
la rivoluzione.

Non voglio altro,
che non sia altro.


Un fiore
su un ramo spezzato
su terra bruciata
germoglia.

L’AUTORE

Luigi Palazzo poeta

Avvocato e docente a contratto presso la S.S.P.L. dell’Università del Salento, Luigi Palazzo ha firmato testi e regie teatrali. Ha pubblicato la raccolta di poesie “Non raccontarmi il cielo” (Manni, 2019). Con inediti, finalista al Premio Fabrizio De Andrè (XIX edizione); menzione speciale al premio di poesia “Città di Borgomanero” organizzato da Atelier poesia (XXVI edizione). Alcuni brani poetici sono apparsi su La Repubblica (edizione di Bari, nella rubrica a cura di Vittorino Curci) e su blog letterari tra cui Atelier, Inverso, Il Visionario, L’Altrove, Salento Poesia.

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