Estratti ed Inediti

Estratto da “Tentativi di vita” di Federico Carrera | L’Altrove

I Tentativi di vita di Carrera sono perlopiù tentativi di comprensione di sé e dell’amore, sostanzialmente tra le poche cose che debbano importare non solo a un giovane poeta, ma in generale a un giovane uomo. L’argomento amoroso e quello introspettivo si inseguono attraverso i componimenti della raccolta e si intrecciano continuamente, producendo, nel loro collidere e allontanarsi, un pensiero sulla vita che si fa scrittura, a tratti esuberante nella quantità e in cerca di formule memorabili per un sentire che si colloca fuori dal tempo, in uno spazio nobile ed esclusivo. Se c’è qualcosa che manca, infatti, in questi Tentativi di vita, è il fuori da sé, l’incontro-scontro con il mondo esterno.

Dalla prefazione a cura di Marco Bini.

Almeno nei miei sogni, siamo stati
le ultime parole di Socrate, una resa
pacificamente studiata, l’ambiguità
di un’attesa, senza sapere come morire.


Intanto al mattino sveglio
ti aspetta il grumo di fango
la poltiglia inesperta di vita
mischiata al ghiaccio ora sciolto
e solo questa può essere
la tua consolazione: avere
qualcosa che procede
senza senso ma inarrestabile –
o così almeno all’apparenza.


Se si rimanda il tempo, secondo
per secondo finisce tutto. Allora
ci rivedremo lì: nel quando poi
tutto sommato alla fine non conta.
Ti aspetterò e sarò seduto.
Non ignorare il cappello messo male,
il maglione spiegazzato, o ogni
apparente svista: sarà il nostro tempo
e sarà scritto alla perfezione,
in ogni dettaglio, senza casualità

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Sento che mi infragilisco con niente,
il che spaventa e rende leggeri insieme.
Perché solo così sento di potere
volare sulla gente, ma anche che
il soffio di vento non è mai troppo fievole
per mandare la creatura fuori rotta
o lasciare che si schianti al suolo. Infine
mi disprezzo e odio – perché accada,
mi chiederai. Non so, ma è ed è la fine.
È il compromesso, forse, fatto dalla storia
con il mondo – quella vecchia favola
che le cose perfette non si conoscono mai…


Tenue sofferenza di inizio gennaio,
preghiera mancata, con le ginocchia
sulla sabbia – la ricerca di dio
nei luoghi che non calpesta. Dentro
la tensione metafisica dell’attimo,
appare lontano, ai confini della spiaggia,
un pargolo, nuovo demiurgo – piange
per le onde che sotterrano. Ma ecco
che d’improvviso appare una voce
che si muove tra le cose e si scorge
il cavallo bianco dentro la foresta scura,
mezzo-alluvionata, con qualche placido
dominicano a fare da Caronte tra la riva
del fiume e quella del mare.

L’AUTORE

Federico Carrera

Federico Carrera (Modena, 2000) studia Lettere Classiche all’Università di Bologna. Appassionato di cinema, ha realizzato diversi cortometraggi e mediometraggi, pubblicati sul suo canale YouTube. Nel gennaio 2019 pubblica la sua prima plaquette di versi, Frammenti di noia (Edizioni Effetto). Nel settembre dello stesso anno pubblica anche Accontentarsi delle briciole (Gli Elefanti), una raccolta di racconti scritta a quattro mani con Francesco Malavasi. Dal 2019 è stato ospite del Poesia Festival delle Terre dei Castelli in occasione di pubbliche letture (Vola alta parola nel 2020) e Alba a Castelvetro nel 2021). Tentativi di vita (Edizioni Effetto) è la sua seconda raccolta di poesie, edita nell’ottobre 2021.

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