Poeti contemporanei viventi

La poesia dark-ghotic di Vito Santoliquido | L’Altrove

Poesia dai toni dark e gotica, quella del giovane poeta forenzese Vito Santoliquido, classe 1989, che è raccolta nell’antologia poetica Trittico d’esordio (Edizioni Confine, 2017) curata dalla poetessa, critica letteraria e traduttrice Anna Maria Curci, che racchiude inoltre le liriche del palermitano Giovanni Luca Asmundo e del terlizzese Francesco Cagnetta.

Trittico-d'esordio-Asmundo-Cagnetta-Santoliquido

Poesia, quella del forenzese, come un oscuro viaggio spirituale concepente la Vita come una brumosa creatura con le sembianze di un mortifero Demone dalle oceaniche emarginazioni, dalle ingombranti ansie, dalle scheggiate vacuità, dalle sonnifere emozioni etiche e dagli stupidi sguardi lacrimanti capaci di imprigionare floreali carni in arcaici labirinti etici. Demone, la Vita, in parole più semplici come un universo carnalmente infettato e spiritualmente fantasmagorico, poiché battezzato da evangeliche, bibliche e messiache parole alchemicamente umide, ma, in particolar modo da nostalgiche riminiscenze psicologicamente incarcerate e taciturne emozioni oceanicamente profetiche. Vita, più nel dettaglio, come una creatura dalla cinerea dipartita purpurea declamante palpitanti battiti selvaggiamente ansimanti e scheggiate emozioni sanguinosamente schizofreniche, che rimembrano arcane infezioni vampiresche e vitree carni ossigenate, con le sembianze di oscuri angeli cosmico-lunari dal latteo cuore e dalle ardenti parole riminiscenziali, ovvero dalla purpurea voce declamante balsamiche emozioni amorose. Vita infine, quella poetizzata dal forenzese, come un viaggio alla ricerca della sua radice inteso come una indagine etico-antropologica sul suo primordiale partorimento ultraterreno, ma, in particolar modo rimembrante il romanzo Sulla strada di Jack Kerouac in quanto pellegrinaggio purificante le elettriche carni in immense notti cosmico-ancestrali emotivamente battesimali e la lirica “Zingari in viaggio” tratta dalla raccolta I fiori del male di Charles-Pierre Baudelaire, in quanto emanante dolci fragranze gitane popolate da malinconici sguardi oceanicamente uggiosi e inseguenti visi chimericamente inemotivi, poiché abitati da quotidiane esistenze giornalmente battezzate in intime oscurità genitoriali.

Alcune poesie scelte da Trittico d’esordio (Cofine, 2017):

Teogonia

E non so quali spettri
abbracciare stanotte.
O Eros, figlio di Ecate,
Trivia strega lunare.


Madrigale privato

[…] è ancora
tua vita, sangue tuo nelle mie vene.
(Eugenio Montale)

Sospiroso immelanconito amore–
ci fu il tempo di un voto,
cuor-di-smeriglio, a strapiombo sull’acqua
informe scura (ed erano i giorni
l’ore ceneri di futuro), non lo sai, forse.

Non era quel giuramento di bava
e mercurio alla burrasca allora
un fiammifero, se ora
sul tuo petto poso – i tuoi occhi
nocciola, dove annuvola

ancestrale dea malinconia – e
ascolto un tuo scosceso
battito, risuonandoti un cuore
di fauno (mai così tetra San
Marco, come stasera) a un canto: «Edelweiss»

(dolcissimamente interdetto
fatto – smarritosi il sangue in un panico
breve).


Dal blog Le Sommeil Interrompu (2014-2020):

On the Road

è questione di un attimo,
si è proiettati fuori
dal parabrezza dell’auto, sull’asfalto
questi organi
interni sono come bizzarre
meduse, e intorno c’è la notte,
e la foresta senza fine.


Su ogni radice

Essere qui, seduto su ogni radice
di ogni tuo – che è mio, nostro anzi, ma
come tu non ricordi – male, a-
more (per te sempre così: morire…)

A cura di Stefano Bardi.

L’AUTORE

Vito Santoliquido è originario di Forenza (PZ), dove tuttora vive la sua famiglia; è nato nel 1989. Si è laureato in Filologia moderna presso l’Università Ca’ Foscari Venezia: area d’elezione le letterature medievali romanze. Attualmente è dottorando in Italianistica e Romanistica presso le università di Venezia e Zurigo. Suoi inediti sono apparsi in “Poetarum Silva” (letture di Fabio Michieli e Anna Maria Curci), La Sepoltura della Letteratura (nota di Mattia Lo Presti) e Farapoesia/Kerberos (presentazione di Luca Cenacchi). Cura un blog personale, guidato dall’idea di associare liriche e immagini: lesommeilinterrompu.wordpress.com.

La foto del poeta è pubblicata con il suo tacito permesso.

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