Estratto da “Meridionale” di Giuseppe Di Matteo | L’Altrove
L’occhio di Giuseppe Di Matteo è onesto e sa riconoscere anche i ritardi e le inerzie del suo Meridione di provenienza. Egli non scrive «Meridionale» per aderire a un meridionalismo del pianto. Al contrario, reagisce con veemenza e criticamente, trovando nei persistenti divari l’impulso generatore della sua scrittura poetica, riconoscendo al Sud Italia di esser solo un tassello dell’anagrafe ampia dei «Meridioni» del mondo. È quella la tavolozza policroma e multiforme cui fa riferimento la silloge di Giuseppe Di Matteo, che ricorre alla forma poetica del frammento, con chiara ispirazione ungarettiana; essa si conferma congeniale per dar luogo ai movimenti sistolici e diastolici del suo respiro poetico, dando spazio al carsismo doloroso delle vicende umane, imprimendo sulle sue pagine i nomi di persone e popoli attraverso lapidarie immagini, in forma di schizzo a fil di ferro, talora moniti vigorosi, talora melanconici epitaffi, talora coraggiose esortazioni.
Dalla prefazione di Alessandro Cannavale.
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Cadono le foglie
e le parole prima ancora.
Si sta come soldati in terra straniera.
Dei tuoi occhi marini
la mia carne s’imbeve
prima della fuga dal mondo.
Dei tuoi occhi marini
la mia carne s’imbeve
prima della fuga dal mondo.
Migrante solitario
in quest’Italia
che spegne le luci
dell’amore cristiano.
Sono tornato per te
che hai negato al mio sguardo
il funerale degli ulivi che amavo.
Sono tornato per te
che hai negato al mio sguardo
il funerale degli ulivi che amavo.
Siamo semi di una terra
che ci ama da lontano
come una madre
che saluta l’ultimo figlio
col suo fazzoletto di seta.
Meridionale:
romanzo in versi
dell’ultima porta socchiusa.
Resta su ogni addio
la cicatrice
di un cielo muto.
Mi manca la carne
dell’ultimo respiro.
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L’AUTORE
Giuseppe Di Matteo (Bari, 1983), giornalista professionista, è addetto stampa della casa editrice Paginauno e collabora con QN. Ha lavorato a Sky TG24, Il Giorno, Telenorba e la Gazzetta del Mezzogiorno.
Nel 2019 ha pubblicato Frammenti di un precario (Les Flâneurs Edizioni) e nel 2020 Cronache quotidiane (sempre con Les Flâneurs). Meridionale. Frammenti di un mondo alla rovescia, è il suo ultimo lavoro poetico, edito 4Punte Edizioni, 2022.