
Appunti di poesia: Aleixandre Vicente
Ma un giorno ancora tocco la tua mano. Mano tiepida.
La tua delicata mano cheta. Talvolta chiudo
gli occhi e tocco lieve la tua mano, un lieve tocco
che verifica la sua forma, che tenta
la sua struttura, sotto la pelle alata sentendo il duro osso
incorruttibile, il triste osso ove non giunge mai
lâamore. Oh carne tenera, che invece sâimbeve del leggiadro amore!Ă dalla pelle segreta, segretamente aperta, invisibilmente socchiusa,
Ăš da lĂŹ che tiepido il calore propaga la sua voce, il suo dolce affanno;
da lĂŹ che la mia voce penetra fino alle tue vene tiepide,
per girare lungo esse nel tuo nascosto sangue,
come altro sangue che oscuro risuonasse, che dolcemente oscuro ti baciassedentro, percorrendo adagio come puro suono
questo corpo, che ora risuona mio, mio, popolato di mie voci profonde,
oh risuonato corpo del mio amore, oh corpo posseduto, oh corpo
[soltanto suono di mia voce nel possederlo.Per questo, quando accarezzo la tua mano, so che soltanto lâosso rifiuta
il mio amore â il mai incandescente osso dellâuomo -.
E che una zona triste del tuo io si rifiuta,
mentre tutta la carne raggiunge un istante di lucidezza
in cui intera fiammeggia, grazie a quel lento contatto della tua mano,della tua porosa mano morbidissima che geme,
la tua delicata mano cheta, per la quale entro
adagio, adagissimo, segretamente nella tua vita,
sino alle tue vene profonde totali dove navigo,
dove ti popolo e canto, fra la tua carne completo._____________________________
Mano entregada
Pero otro dĂa toco tu mano. Mano tibia.
Tu delicada mano silente. A veces cierro
mis ojos y toco leve tu mano, leve toque
que comprueba su forma, que tienta
su estructura, sintiendo bajo la piel alada el duro hueso
insobornable, el triste hueso adonde no llega nunca
el amor. Oh carne dulce, que sĂ se empapa del amor hermoso.Es por la piel secreta, secretamente abierta, invisiblemente entreabierta,
por donde el calor tibio propaga su voz, su afĂĄn dulce;
por donde mi voz penetra hasta tus venas tibias,
para rodar por ellas en tu escondida sangre,
como otra sangre que sonara oscura, que dulcemente oscura te besara
por dentro, recorriendo despacio como sonido puro
ese cuerpo, que ahora resuena mĂo, mĂo poblado de mis voces profundas,
oh resonado cuerpo de mi amor, oh poseĂdo cuerpo, oh cuerpo sĂłlo sonido de mi voz poseyĂ©ndole.Por eso, cuando acaricio tu mano, sĂ© que sĂłlo el hueso rehĂșsa
mi amor Âel nunca incandescente hueso del hombreÂ.
Y que una zona triste de tu ser se rehĂșsa,
mientras tu carne entera llega un instante lĂșcido
en que total flamea, por virtud de ese lento contacto de tu mano,
de tu porosa mano suavĂsima que gime,
tu delicada mano silente, por donde entro
despacio, despacĂsimo, secretamente en tu vida,
hasta tus venas hondas totales donde bogo,
donde te pueblo y canto completo entre tu carne.
Tratto da Poesie, traduzione a cura di Dario Puccini


2 commenti
natipervivereblog
Che meraviglia!
Come vorrei essere quella mano!
L'Altrove. Appunti di poesia
Il tocco di un innamorato contiene giĂ tanta poesia ma difficile Ă© spiegare quel sentire senza incorrere in banalitĂ . Noi abbiamo immaginato quel tocco che tutti conosciamo, per un momento