Estratti ed Inediti

Estratto da “La Corazza di Ettore” di Guido Lopardo | L’Altrove

Non più

Non più notte, non basti più.
Non basti più!
Non curi più le ferite dei rumori del Giorno.
Passi via. Come vento scorri
e non ti afferro, non ti fermo più.
Non mi nutri più.
L’Alba è l’inizio di un altro inganno
e la sera risuona dei miei affanni.
Non più notte,
non sei più il mio porto sicuro
e non sei più la porta chiusa al vento.
Ti cerco, ti aspetto,
ti offro ogni pensiero alto
che non ho svenduto al Ritmo.
È dolce veleno attenderti,
è vano calore vestirti,
ma sono lì, nudo e lavato dal fango del Giorno
in attesa dell’ombra
che scolma anima e mente.

La donna col bosco

Amore è come quando fuori piove
e non sai se è pianto o acquasanta
Ma la donna col bosco posa lo sguardo
apre le mani e tocca la terra
Insieme sentiamo la vita
e gli elementi si prendono i sensi.
E il futuro è l’orizzonte oltre gli ormeggi.

La Sorte

È così diversa poi la sorte
tra il ferito e chi spara?
E quella tra la pioggia e il mare?
E la sorte tra chi scappa
e chi alza muri
ti sembra poi così diversa?
Ma è cosi diversa poi la sorte
tra chi mangia e chi ne chiede?
E non è diversa poi la sorte
tra chi veglia e chi s’affida.
E tra chi non ascolta
e chi ha smesso di volere?
E mai sarà diversa
perché la sorte è la madre
che ci condanna a caini.

La Corazza di Ettore

Mi alzo nudo e mi rivesto delle mie spoglie
che per troppi anni ho abiurato
e fatto giacere sotto il letto.
Come la Corazza di Ettore,
trasudano ferite, voci e destini.
Ma ora ritorno al mondo
e la carne e le ossa e
le vene riprendono vigore e pulsioni.
La strada è di nuovo l’indice verso l’orizzonte
e il vento la carezza che
mi spinge e incoraggia.
Ho di nuovo il timone dalla mia parte e
stringo la barra fino a sentire i nervi bruciare.
Solco i pensieri, plano nei sogni
e la sintesi è l’Obiettivo.
E tu il mio Secondo,
che legge la carta e cerca il mio Oriente.

La-Corazza-di-Ettore-laltrovepoet
La copertina de La Corazza di Ettore

L’AUTORE

Guido Lopardo
Lucano di sangue, pugliese di sole. Curioso del mondo, studioso dell’uomo. Fisiologicamente legato all’arte. Si traccia così la forma mistilinea del viaggio e della formazione di Guido Lopardo. Approdato a Milano per motivi professionali, lavora nel mondo della comunicazione, dell’organizzazione di eventi e dell’insegnamento. Dalla
passione per la parola scritta e recitata è nata la sua prima raccolta di poesie, impronte su carta per condividere le impressioni sulla vita e sulla sua vita.

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